Con l’arrivo dell’inverno il mercato dell’usato può offrire l’occasione giusta per chi voglia acquistare la moto sei propri sogni di seconda mano. In questo periodo infatti l’offerta tendenzialmente cresce ed i prezzi diminuiscono. Si possono fare buoni affari, ma è sempre meglio procedere con cautela. Qui di seguito vi racconto, secondo la mia personale esperienza, come approcciare l’acquisto della motocicletta, per salire in sella il più possibile soddisfatti.

Non ho mai comprato moto usate attraverso le concessionarie, per cui quanto leggerete si riferisce unicamente al rapporto tra privati.

I canali web che utilizzo quando ricerco una moto sono Subito.it, Autoscout24.it e Moto.it.

Ecco quindi riepilogato in 10 punti il mio approccio all’acquisto della moto usata.

  • L’annuncio. E’ scritto correttamente? E’ completo nella descrizione? Le foto sono chiare e mostrano la moto da diverse angolazioni? Un annuncio ben strutturato e ricco di informazioni non solo ci aiuta nella scelta ma descrive indirettamente anche chi l’ha inserito. Insomma, gli annunci meglio realizzati mi hanno attratto da sempre e fortunatamente non me ne sono mai pentito. A proposito, se la moto vi piace ed il prezzo lo ritenete corretto, non abbiate paura di contattare anche venditori lontani. Un viaggio un po’ più lungo del previsto potrebbe rilevarsi ampiamente ripagato.
  • Contattare il venditore. Due metodi. Per email e per telefono. Se nell’annuncio non è indicata nessuna preferenza di contatto, solitamente effettuo una telefonata. Scelta soggettiva, s’intende, che preferisco all’email perché riesco ad avere sin da subito un rapporto più diretto con il venditore ed iniziare a farmi un’idea di chi sia il proprietario della moto. E’ una persona gentile, disponibile, informata, tanto meglio, perché riuscirò ad avere un rapporto più favorevole ed empatico. Nel primo contatto è giusto chiedere qualche info dettagliata relativa alla storia della moto, manutenzione, eventuali cadute, ricovero notturno, oltre alla conferma del chilometraggio ed il numero di proprietari precedenti. Se rimaniamo soddisfatti ricordiamoci di chiedere qualche foto integrativa e soprattutto un video della moto nella sua interezza che ne preveda anche l’accensione. La tecnologia oggi è smart e dobbiamo usarla.
  • Verifica della moto. Deve essere scrupolosa, non possiamo sbagliarci. Iniziamo a controllare lo stato delle sovrastrutture che dovranno essere integre, senza segni di riparazione e con vernice ugualmente “invecchiata”, ovvero non ci devono essere parti riverniciate. Le decal devono essere conformi all’originale. Controllare sempre i bilancieri dei manubri, le leve al manubrio e alle pedane, le pedane stesse e il silenziatore, non devono avere segni di abrasioni. Anche il manubrio deve essere dritto. Verifichiamo anche eventuali trafilaggi al motore, cambio e forcelle. Montiamo in sella ed carichiamo avantreno e retrotreno assicurandoci soprattutto che le la risposta delle sospensioni sia omogenea, non troppo cedevole (in rapporto alla natura della moto) e prive di rumorosità. Anche i freno devono essere ispezionati. Sono un parametro, seppur approssimativo, che ci può confermare il chilometraggio della moto e la modalità con la quale è stata utilizzata. I dischi devono essere privi di scalinature evidenti ed il loto bordo non deve presentare tacche (magari causate da una partenza con il blocca disco). Per quanto riguarda gli pneumatici, se non sono nuovi meglio, almeno per me. Ci possono aiutare a capire come la moto è stata guidata ed aiuteranno nella trattativa sul prezzo. Residui di gomma sul bordo significano un utilizzo molto sportivo, anche in pista. Una gomma consumata al centro indicherà invece un utilizzo prettamente urbano o turistico. Comunque sia gli pneumatici devono essere consumati in modo simmetrico rispetto al loro asse, differentemente potrebbe significare che il telaio non è più dritto, magari a causa di un incidente. Controlliamo la trasmissione e stato catena (tensione, pulizia e allineamento maglie) utile anche per verificare il chilometraggio. Verifichiamo anche che i cerchi siano privi di ammaccature e riverniciature.
  • Accessori aftermarket. Personalmente preferisco le moto originali. Ma anche le moto modificate possono assolutamente essere interessanti. Direi però di tenere a mente un paio di regole. Che le modifiche non siano eccessive e soprattutto che siano sempre presenti gli accessori originali che sono stati sostituiti. Se non ci fossero, può essere lecito il dubbio che la moto abbia subito un danno (caduta, incidente) e che per risparmiare sul ripristino siano stati scelti accessori non originali.
  • Cablaggi. Assicuriamoci che l’impianto elettrico non sia stato manomesso, modificato e che la batteria risulti pulita, senza incrostazioni nel suo intorno. Controlliamo anche il comando del gas e della frizione. Devono risultare morbidi e senza intoppi nella corsa.
  • Manutenzione ordinaria. Verifica tramite le ricevute di pagamento che la manutenzione sia stata costante e scrupolosa. Non solo attesterà la buona salute della moto ma anche in una vostra futura vendita certificherà tutta la cronologia degli interventi con conseguenti benefici in termini di tenuta del prezzo.
  • Mettiamo in moto. Se fino ad ora i risultati della nostra analisi sono stati soddisfacenti possiamo chiedere al proprietario di accendere il motore. Attendiamo almeno un paio di minuti per farlo scaldare, quindi iniziamo a dare gas. Il motore non dovrebbe bruciare olio (fumo bianco/azzurrino) e non dovrebbe produrre rumori o ticchettii anomali (gioco valvole, distribuzione). Nota come il proprietario accenda la moto. Una ritualità corretta (riscaldamento motore appena sopra il regime del minimo, mai sgasate a motore freddo, ecc..) può aiutare a rivelare quanta cura abbia avuto nell’utilizzo della moto.
  • Prova. Se si è creata confidenza e stima reciproca è giunto il momento di chiedere di poter salire in sella per una (veloce) prova dinamica. Siccome non ci si conosce, personalmente in qualche occasione è venuto naturale offrire “in ostaggio” il mezzo (auto/moto) con cui mi ero recato all’appuntamento, “tieni, queste sono le chiavi della mia auto”. Ma fino ad oggi nessuno le ha accettate. Si può comprendere la diffidenza di chi ci lascia usare la moto. Una volta in sella possiamo verificare efficienza frizione, freni, cambio, motore, se la moto va dritta, se ha vibrazioni anomale, se piega omogeneamente, se le sospensioni hanno una risposta soddisfacente e se globalmente sviluppa l’empatia che ci immaginavamo. Bastano pochi minuti.
  • Verifica documenti. Accertiamoci che il numero di telaio riportato sul libretto combaci (così come il numero di proprietari dichiarati sull’annuncio), che la revisione sia ancora valida, che il numero di proprietari sia conforme a quanto dichiarato in fase preliminare. Verificare tramite visura ACI che la moto non sia sottoposta a fermo amministrativo o sia gravata da ipoteche.
  • Trattativa finale. Visto che la moto che stiamo vedendo aveva un prezzo allineato al mercato, non possiamo aspettarci grosse scontistiche in fase di chiusura. Per quella che è la mia esperienza, conviene sempre argomentare portando in evidenza questioni oggettive (ad esempio sostituzione pneumatici, tris trasmissione da sostituire, scadenza revisione) e quindi di conseguenza chiedere almeno una condivisione di questi costi.

Written by vivalamoto