Sappiamo tutti che si tratta del best seller che da diversi lustri domina il segmento delle maxi enduro, quello divenuto negli ultimi anni il terreno di battaglia commercialmente più significativo per i costruttori.
Nel suo allestimento on-off più esclusivo, questo boxer ha saputo conquistare una fascia davvero ampia e trasversale di motociclisti (e non).
Per questo le mie aspettative sono alte.
La moto la conosciamo, una vero e proprio SUV delle due ruote. Volumi importanti, protezioni ovunque, più luci che su di un 767 In atterraggio.


Salito in sella trovo tutto a portata di mano. Riesco a poggiare abbastanza bene i piedi a terra (l’altezza della sella è aumentata di 40mm rispetto alla versione standard). Il boxer si avvia lesto e parto. La piacevole sensazione di essere ben inserito nella moto aiuta non poco a instaurare un buon feeling con questo carrarmato (che ricordiamo fa segnare sulla bilancia un peso pari a 260kg con il pieno di carburante).
Il boxer è regolarissimo. Riprende senza fiatare sin sotto i 2.000 giri e ti porta regolare fino alla soglia del limitatore a 9.000. Tutta questa pulizia nell’erogazione si traduce il una guida da vera cruiser, con un uso del cambio limitato, potendo contare su una bella coppia sempre disponibile anche in basso. La protezione aerodinamica è di livello, grazie all’alto parabrezza ed alla forma del serbatoio molto larga nella parte anteriore che dona una protezione completa alle gambe. Le sospensioni (qui sono montate quelle a controllo elettronico semi-attivo ESA) regalano un comfort da prima classe. Qualsiasi asperità del terreno viene filtrata, sembra davvero di viaggiare su un cuscino d’aria. Sella ampia e comoda. Nonostante la massa, in movimento i chili della Adventure non si sentono. La guida è poco impegnativa, la moto anche nel misto è sempre facile da gestire, regalando discese in piega veloci e una stabilità ottima. La frenata potente e modulabile (tra le tante diavolerie elettroniche ovviamente qui abbiamo anche l’ABS) completa il quadro di questa moto matura. Solo una piccola nota sul telelever. Si conferma un valido alleato nelle decelerazioni, mantenendo l’assetto del transatlantico sempre neutro anche nelle frenate più intense. Nella guida più sportiva invece non restituisce quel feedback necessario a comprendere il lavoro della ruota anteriore. Tradotto, piega forte e fidati. Ma su una moto del genere non lo baratterei nemmeno per la più sofisticata Ohlins ad aria.
Quindi una bellissima moto per viaggiare. Ma non chiedetele di emozionarvi!
Il motore, anche selezionando la mappa Dynamic, appare sempre troppo educato. Da un boxer con 125 cavalli e 125 Nm mi sarei aspettato qualche brivido sulla schiena. Invece il suo carattere è piatto, troppo addolcito. Spinge costante a tutti i regimi. Basta. Lo giudico un risultato appena discreto per una moto come l’Adventure. Per le emozioni vere bisogna rivolgersi altrove (per esempio alla KTM 1190 Adventure). Considerando le eccellenti potenzialità ingegneristiche dei tecnici bavaresi, rimango ancora più deluso pensando che questo risultato sarà stato fortemente voluto. In questa release del bicilindrico infatti il volano è stato appesantito 950 grammi ed anche la parte elettronica è stata rivista in tal senso.
Moto comoda e ben costruita, ma dell’effetto camomilla incluso nel prezzo francamente ne avrei fatto volentieri a meno.

Written by vivalamoto

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