Il nuovo Honda SH350i migliora nelle prestazioni e raggiunge l’omologazione Euro5. Ruote alte e pedana piatta per vivere la città alla grande, agile per divertirsi nel misto, stabile e protettivo in autostrada. Migliorabile il filtro degli ammortizzatori. In vendita a 5.690 euro f.c. con parabrezza e bauletto di serie.

SQUADRA CHE VINCE…

Il nuovo Honda SH350i migliora globalmente rispetto al precedente ed apprezzato 300, pur mantenendo inalterate spirito e caratteristiche che ne hanno decretato il successo in questi anni. Facile, immediato, con il doppio “marchio registrato” della pedana piatta e delle ruote da 16”, basta appena un’occhiata per riconoscerlo, nonostante le evidenti differenze in termini di stile di questa ultima evoluzione, con linee più tese ed un nuovo proiettore anteriore che dal manubrio scende nella parte inferiore dello scudo.

Il monocilindrico 4 valvole, monoalbero, raffreddato a liquido, cresce nella cilindrata passando dai precedenti 279 cc agli attuali 330 cc e raggiungendo l’omologazione Euro5. Aumentano in modo significativo anche le prestazioni: i cavalli sono adesso 29,4 a 7.500 giri/min (+4,2 cv) mentre la coppia massima raggiunge i 32 nm a 5,250 giri/min (+6,5 nm). Chi cercava ancora più spinta dal 300, oggi avrà pane per i suoi denti.

La ciclistica, piuttosto classica per la tipologia di veicolo, prevede un telaio in acciaio monotrave dorsale inferiore, forcella con steli da 35 mm di diametro e coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla. Lo frenano un disco anteriore da 256 mm lavorato da pinza Nissin a doppio pistoncino parallelo ed un disco posteriore fisso da 240 mm morso da una pinza a pistoncino singolo. E’ ovviamente presente l’ABS a 2 canali mentre l’elettronica viene completata dal controllo di trazione, escludibile.

I cerchi in lega da 16” ospitano pneumatici Metzeler Feelfree nella misura 110/70 (ant.) e 130/70 (post.).

ERGONOMICO E PRATICO

Salti in sella e ti trovi subito a casa. Impossibile non rimanere favorevolmente impressionati dall’ergonomia del nuovo SH350i. Tutto è proprio li dove te lo aspetti, col manubrio vicino al busto, la pedana ben distanziata dal piano di seduta e la sella, ad 805 mm da terra, piuttosto ampia nella parte posteriore e quindi più snella davanti così da permettere anche ai meno alti di trovare un saldo appoggio nella classica sosta semaforo.

I 174 kg di massa con il pieno (serbatoio 9,1 litri) risultano sempre ben gestibili nelle manovre da fermo (il gruppo motore trasmissione posizionato molto in basso aiuta a dissimulare parte del peso) e farà piacere sapere che risulterà sempre facile parcheggiarlo sul cavalletto centrale (presente anche stampella laterale).

La praticità di utilizzo viene incrementata dalla chiave smart (non è quindi necessaria chiave fisica per l’accensione e per lo sblocco del bloccasterzo), dal top case da 35 litri con apertura keyless e dal vano sottosella capace di contenere un casco integrale e dotato di comoda presa USB-C.

Dotazione di serie completata da parabrezza e paramani, mentre in opzione è possibile richiedere manopole riscaldate e coperta per le gambe.

DIVERTENTE NEL MISTO

Una vera sorpresa scoprire doti dinamiche di stampo (quasi) motociclistico nella guida tra le curve.

Scende in piega con una facilità estrema, evidentemente frutto del giusto completamento tra le quote ciclistiche dell’avantreno abbastanza “veloci” per uno scooter (inclinazione cannotto 27,5°, avancorza 99 mm) e il profilo tondeggiante delle Feelfree di primo equipaggiamento, non richiede guida fisica, risulta sempre neutro e decisamente stabile anche a centro curva.

Positività che invitano inevitabilmente ad alzare il ritmo, prolungando la frenata fino in ingresso, potendo confidare nella completa assenza di effetto autoraddrizzante, ed anticipando le ripartenze, sicuri di un avantreno ben piantato capace di tanta direzionalità. Tradotto, mai sottosterzo, nemmeno quando si spinge.

Se la forcella riesce a garantire sempre un buon filtro anche a centro curva su asfalto malconcio, sono gli ammortizzatori a rappresentare in queste circostanze un limite parziale al confort, rimanendo sempre sostenuti e risultando un po’ in affanno nel copiare le indecisioni più evidenti. Nessuna perturbazione rispetto alla traiettoria impostata ma inevitabilmente qualche ripercussione di troppo sulle nostre terga.

L’altra faccia della medaglia di un posteriore così tonico risiede nella positiva e costante sensazione di controllo e di feedback che immaginiamo farà piacere anche agli utenti più esigenti, quelli di provenienza motociclistica.

MOTORE IN FORMA

Il monocilindrico palesa uno stato di forma invidiabile. La crescita prestazionale promessa da Honda è evidente sin dalle prime rotazioni della manetta destra. La spinta è sempre piena, capace di riprese assolutamente convincenti, e non solo in uscita dalle curve più lente, sostenuto da un reparto trasmissione morbido ed in grado di sfruttare adeguatamente la generosità ai medi, contenendo in questo modo anche rumorosità e consumi.

I freni si dimostrano sempre all’altezza della situazione. Potenza assolutamente adeguata anche nell’utilizzo sportiveggiante, una buona sensazione alla leva (non così legnosa come su altri concorrenti) e soprattutto morbidi e modulabili da permettere all’occorrenza di agire con una certa disinvoltura anche a scooter inclinato, magari per correggere una traiettoria o evitare un ostacolo.

CONVINCENTE IN AUTOSTRADA

Il progresso degli scooter negli ultimi anni è stato davvero consistente. Se all’apparenza possono sembrare di generazione in generazione uguali ai loro predecessori, la prova empirica riflette invece un’evoluzione continua. Ed il nuovo Honda SH350i sembra assolutamente confermare questa positiva tendenza, dimostrando nella guida autostradale una dinamica solo impensabile ad inizio millennio. Rimane stabile in ogni frangente, sul dritto dove non soffre nemmeno troppo le scie dei mezzi pesanti e addirittura in curva persino quando è chiamato a superare le insidie delle giunzioni trasversali dei viadotti. Senza per questo richiedere particolari interventi al pilota, anzi facendosi apprezzare una volta di più per lo sterzo neutro e ben caricato.

Ottima in questo scenario è anche la protezione aerodinamica, con le ginocchia ben protette dallo scudo anteriore, mentre busto, spalle, braccia e casco trovano nel parabrezza un alleato insostituibile, capace anche di annullare qualsiasi turbolenza.

Il 330 cc si dimostra capace di spingere con una certa disinvoltura fino al limite di 130 km/h, comunque garante di una riserva di potenza da utilizzare magari nella gestione di situazioni limite.

FACILE IN CITTA’

E’ probabilmente lo scenario urbano quello in cui l’SH350i viene chiamato ad esprimersi con maggior frequenza. E non è un caso se alcune sue caratteristiche trovino all’interno dei confini cittadini la massima realizzazione. Ad iniziare dalla posizione di guida col manubrio ravvicinato per un facile controllo anche alle basse velocità, passando per la pedana piatta utile anche a fornire un ulteriore spazio di stivaggio, per i freni morbidi, arrivando quindi allo sterzo direzionale ma leggero. Il risultato è quello di sentirsi davvero cucito addosso questo Honda, in sella al quale ci si sente pronti ad affrontare qualsiasi insidia del traffico. Agile nel classico zig-zag, mai fisico, snello quanto basta per infilarsi in qualsiasi varco e dall’angolo di sterzo generoso, non cambieresti nulla della sua dinamica. Con l’unico limite nella poca progressività degli ammortizzatori che su tombini, buche o sampietrini chiedono inevitabile pegno a livello di confort. Peraltro in questo poco aiutati dall’imbottitura sostenuta della sella, ideale per il massimo controllo, meno per la comodità del nostro fondoschiena, soprattutto quando le sessioni di guida (senza sosta) superino l’ora e mezzo.

Migliorabile nei frequenti chiudi-apri la risposta della trasmissione, un pochino troppo solerte a trasmettere la coppia alla ruota posteriore, questione comunque marginale che incide semmai più sul feeling che sulla dinamica.

5.690 euro

Per mettere nel box il nuovo Honda SH350i è necessario staccare un assegno di 5.690 euro. Un prezzo che riteniamo assolutamente bilanciato rispetto all’ottima qualità costruttiva, alle convincenti doti dinamiche ed alla completa dotazione di serie.

Durante il test abbiamo percorso in media 27 km con un litro di verde, un risultato appena inferiore rispetto a quello dichiarato da Honda (30 km/l) ma comunque soddisfacente in relazione alle prestazione del rinnovato monocilindrico ad all’utilizzo poco attento ai consumi durante il test.

Written by vivalamoto