Ho ancora ben in mente l’esuberanza della BMW S1000RR quando entro nello showroom di Piacentini Moto pronto a ritirare per il test ride la nuova Versys 650. Ma oggi nessuna apprensione. Mi sento più rilassato. I 69 cavalli del rinnovato bicilindrico Kawasaki rappresentano poco più di un terzo della potenza del generosissimo quattro cilindri della S1000RR. Tradotto, potrò dare gas senza per questo mettermi la moto per cappello o, ancora peggio, proiettarmi come un missile impazzito addosso a qualche automobilista.
La Versys di oggi finalmente risulta anche gradevole alla vista. Molto simile nello stile alla sorellona di 1000cc, distante anni luce dalle linee un po’ troppo personali della progenitrice (che se non altro rappresentavano un buon sistema antifurto di serie…).

Salto in sella e scopro una posizione di guida naturale, ergonomica e comoda. La moto mi stupisce per la generosità dei suoi volumi. Sembra di cavalcare un mezzo di maggiore cilindrata tanto è lo spazio a bordo. In compenso il peso (214 kg) risulta ben più gestibile rispetto alle maxi nelle manovre da fermo, la classica retromarcia la svolgo senza particolari affanni. L’altezza della sella mi consente di toccare a terra abbastanza agevolmente (sono alto 1,81).
Metto in moto. Ma prima di partire vi dico che la Versys è parcheggiata su via Nomentana zona Montesacro e questo significa che per prendere il largo ed uscire da Roma farò meglio ad immaginare di essere in un gioco della Play, di quelli alla GTA, e trovare la giusta concentrazione. Dovrò cercare di sopravvivere ad insidie pazzesche. Qualche esempio? L’asfalto sporco, le crepe longitudinali, i dossi provocati dalle radici dei pini, la segnaletica orizzontale in stile vintage (si, insomma cancellata da anni), gli automobilisti distratti impegnati a scrivere messaggi su whatsapp ed ovviamente, dulcis in fundo, le buche di ogni tipo. Sperèm!
Per fortuna già dopo i primi istanti in movimento mi sento a mio agio sulla Versys. Complice anche la postura delle braccia, non troppo alte ne avanzate per trovarsi su una tuttoterreno, e la comodità della sella, riesco a trovare da subito un buon feeling. Così nel traffico scopro un mezzo davvero efficace. Molto equilibrata alle basse andature, ha il jolly nella lunga escursione delle sospensioni. La nuova forcella a steli rovesciati (regolabile) risulta morbida nella prima fase della sua corsa garantendo un efficiente filtraggio di tutte le trappole stradali. Stessa taratura per il mono al posteriore. La frenata molto modulare, non difetta certo per potenza. L’ABS di serie è un plus ormai irrinunciabile. Complice anche il motore dall’erogazione piuttosto lineare. (sopra i 2000 si può insistere col gas percependo una risposta sempre pronta, ma ovviamente non aspettatevi la botta di coppia delle maxi), la guida in città è davvero poco impegnativa.
Le strade tutte curve sono il terreno di caccia di questa Kawa. Ci si diverte tantissimo, a patto di ricordarsi che si è alla guida di una media crossover e non di una stradale pura. Non stupiamoci quindi se frenando prima di entrare in curva sentiremo l’avantreno schiacciarsi. La forcella regala comunque una seconda parte dell’escursione più rigida e questo, oltre a mantenere l’assetto piuttosto neutro, consente anche di avere una chiara percezione del lavoro del pneumatico anteriore. Ciò che mi ha davvero stupito è la stabilità dimostrata nel percorrere le curve, da quelle più strette alle più veloci. Tu la metti in piega (con poco impegno) e lei rimane li ferma, qualsiasi cosa capiti sotto le ruote, giunti dei viadotti compresi. Da una media di questa estrazione non mi aspettavo un comportamento stradale così rigoroso. Promossa con ottima votazione la frenata anche adottando una guida più smaliziata.
Sul veloce la protezione aerodinamica risulta convincente (il plexi è regolabile su due poszioni), per capirci mi ha ricordato molto quella della KTM Adventure 1190, riuscendo a proteggere ginocchia, busto e lasciando scoperta solo la parte superiore del casco.
Stando ai dati letti sul cruscotto il bicilindrico parallelo otto valvole risulta poco assetato, con percorrenze nell’ordine dei 22,5km/l in autostrada ed attestandosi intorno ai 18 nella guida sul misto.
Per una spesa di circa 8000 euro credo che la Versys 650 possa rappresentare una validissima alternativa ai maxiscooter e non solo. La immagino adatta anche ai neofiti o a tutti quei motociclisti che vogliano riprendere un manubrio in mano senza per questo avere soggezione del mezzo che cavalcano.
Ringrazio il concessionario Piacentini Moto per il Test Ride.

Written by vivalamoto

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